Keith Haring

“L’arte è di tutti. Per questo obiettivo voglio lavorare.” Questa era la filosofia di Keith Haring, artista statunitense noto soprattutto per i suoi graffiti urbani.

Proprio con uno di questi graffiti Keith Haring ha voluto omaggiare la città di Pisa in Toscana: Tuttomondo è un’opera unica a livello mondiale ed è oggi il murales più grande mai realizzato in Europa.

Keith Haring capitò a Pisa nel 1989, pochi anni prima della sua scomparsa, invitato da un giovane studente conosciuto a New York, la sua città.

Pisa piacque così tanto a Keith Haring che si offerse subito di realizzarvi un’opera, ma ci voleva una grande parete, come solo quella della Chiesa di Sant’Antonio Abate avrebbe potuto offrirgli. 180 metri quadri di spazio libero per i suoi deliri di colore e di pace.

Solitamente Haring impiegava un solo giorno per realizzare i suoi graffiti, qui invece ce ne mise quattro, a dimostrazione della grande cura e attenzione che richiese l’opera: prima colorò di bianco l’intera superficie, vi tracciò i contorni delle figure in nero e poi dipinse l’interno a colori con l’aiuto di studenti e di artigiani locali.

Il risultato fu una gioiosa danza di 30 corpi e di figure intorno alla croce pisana, con animali e simboli del bene e del male, a cui per la prima volta in assoluto, Keith Haring volle dare un nome: Tuttomondo. Una parola unica, che porta in sé il desiderio di pace e di unità universale che hanno ispirato tante opere di Haring.

Keith Haring amò profondamente ogni centimetro di Tuttomondo e forse è per questo che ancora oggi è considerata una delle opere più ricche di significato e di energia dell’artista. Nei suoi diari infatti scriveva: “Il tempo era bellissimo e il cibo ancora meglio. Ho impiegato quattro giorni per dipingere. Sto in un albergo direttamente di fronte al muro, così lo vedo prima di addormentarmi e quando mi sveglio. C'è sempre qualcuno che lo guarda (l'altra notte anche alle 4 del mattino). È davvero interessante vedere le reazioni della gente.”

Il murales Tuttomondo realizzato da Keith Haring a Pisa è stato restaurato totalmente nel 2012 ed è ancora visibile in tutta la sua straordinaria grandezza di fronte alla Stazione centrale, nella facciata posteriore della Chiesa di Sant’Antonio Abate, a qualsiasi ora del giorno e della notte, gratuitamente, come voleva Haring.